Sei chilometri di verde rendono Villa Borghese il luogo ideale in cui rifugiarsi se si vuole scappare dai rumori e dall'affollamento di Roma. Fra una una passeggiata e l'altra sono tante le cose da scoprire: dalla Galleria Borghese, al Pincio, al Bioparco, al Cinema dei Piccoli. Seguite Gaia in questo itinerario dedicato all'Arte e alla Natura di Roma
Volle un giardino pieno di statue, secondo lo schema classico del giardino all'italiana. Lo volle affogato di laghetti e di verde, un luogo in cui la villa e il Casino (dove oggi c'è la Galleria, la cui collezione fu avviata proprio dal cardinale appena citato) dovevano apparire come rifugi dell'Uomo che aveva appena dominato la Natura.
Nel tempo, in ogni caso, il parco aumentò di dimensioni, diventando quello che è oggi: un immenso polmone verde nel pieno centro di Roma che ci piace frequentare quando non ne possiamo più del frastuono del traffico, dei negozi, della fretta e del caos.
Non importa da quale ingresso ci si voglia addentrare nei meandri di Villa Borghese. Il succo di questa passeggiata è soltanto quello di perdersi. Camminare, poi riposarsi sotto un albero e poi camminare di nuovo. E respirare. E svelare - strato per strato - tutto ciò che questo parco contiene, dal Pincio alla Galleria Borghese, dal Cinema dei Piccoli (è vicino all'ingresso di Porta Pinciana) a Piazza di Siena, l'angolo dedicato ai cavalli, al Bioparco, fondato nel 1911, che quest'anno compie un secolo.
Fra una sosta e l'altra chilometri di verde ci fanno - ogni volta - fare pace con il rumore di Roma. Con l'affollamento.
È impossibile vedere tutto in un'unica visita. Villa Borghese vuole essere svelata un pezzo alla volta, tornando come innamorati fedeli, diventando habitué di questo spazio prezioso che è Roma eppure ci trasporta in un mondo lontano, fatto d'arte, verde, fontane e tanto, tanto silenzio.
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